EMERGENZA
RIFIUTI: SOPRALLUOGO SUL TERRITORIO DI JONIAMBIENTE
IL SINDACO SODANO: “INTERVENTO TARDIVO. DA SEI
MESI LA CITTA’E’ IN STATO DI ABBANDONO. APPELLI E DIFFIDE IGNORATI”.
Dopo le pressanti segnalazioni del
sindaco Teresa Sodano, stamane, su iniziativa della Joniambiente, è stato
organizzato un sopralluogo generale nel territorio in collaborazione con Aimeri
Ambiente e l’Uta del Comune di Giarre,
per constatare i disservizi nella raccolta dei rifiuti e per avviare
accertamenti mirati, al fine di risalire ai responsabili di scarichi
indiscriminati di inerti e rifiuti ingombranti, formando decine di micro e
macro discariche disseminate sul territorio comunale.
Al sopralluogo effettuato stamane, in
via Almirante, lungo la quale si nota una maxi discarica, ha preso parte il
sindaco Teresa Sodano. Presenti anche Antonello Caruso e Giulio Nido di
Joniambiente, Nello Mortellaro di Aimeri Ambiente e personale dell’Ufficio di
Tutela Ambientale della IV Area.
Il sindaco Sodano partecipando alla
ricognizione odierna, ha ribadito la propria totale insoddisfazione per la
qualità del servizio effettuato sul territorio definendo “tardiva la volontà di
Joniambiente di effettuare dei controlli sul territorio a fronte di ripetute e,
purtroppo ignorate segnalazioni nonché
richieste urgenti di intervento. Da sei mesi continuo a trasmettere note,
diffide, chiedendo aiuto in tutti i modi senza che nessuno abbia risposto ai
nostri appelli. Oggi sotto queste alte temperature, improvvisamente, si è
deciso di andare a verificare i disservizi.
Evidentemente, finalmente, si è preso atto di ciò che andiamo ripetendo
ormai da mesi, perché è da lunghi mesi che il servizio non viene reso
assolutamente, compreso il quotidiano conferimento in discarica.
L’odierno sopralluogo – ha ribadito
con forza il sindaco Sodano - ha fatto emergere ciò che ormai, da troppo tempo,
è sotto gli occhi di tutti: un territorio abbandonato pieno di discariche, di
erbacce e spazzatura ovunque. Dinanzi alla grave situazione venutasi a
determinare sarebbe stato opportuno, da parte di Joniambiente e Aimeri, concentrare tutti gli sforzi su Giarre con
opere di spazzamento e di scerbamento. E invece nulla. Davvero non comprendo
perché la città debba quasi passivamente abituarsi a questo scempio”. Dal canto
suo, Antonello Caruso, di Joniambiente, non ha nascosto il fatto che sul
territorio “vi siano delle gravi carenze
che – ha detto – non sono comunque addebitabili esclusivamente
all’Aimeri ma anche all’inciviltà di molti cittadini e ciò è testimoniato dalla
presenza di numerose micro discariche a ridosso dei cassonetti. E’ necessaria una maggiore sinergia,
pianificando insieme, in un clima di collaborazione gli interventi, credo che
sia la soluzione per ripartire. E’ indubbio che si rende necessario un
controllo più accurato del territorio, identificando i rifiuti e soprattutto
chi li deposita per strada e questo lo si potrà fare potenziando la vigilanza.
La pianificazione dei servizi – ha sottolineato Caruso - andrà a migliorare già
con il diserbo che partirà dopo la data del 2 luglio prossimo e sono convinto
che la riunione di domani con i sindaci,
durante la quale sarà concordato l’avvio del terzo step con il servizio porta a
porta, potrà migliorare il servizio a
Giarre”. Nel corso del sopralluogo Uta e Joniambiente hanno identificato i
responsabili di alcuni rifiuti ingombranti abbandonati (materiale di
tappezzerie e scarichi edili) lungo la via Almirante, si tratta di ditte di
Giarre e Linguaglossa per le quali si profilano pesanti sanzioni
amministrative. Nel mirino dell’Uta anche un panificio che nella zona di
Carrubba ha scaricato per strada oltre 100 chili di pane avariato. Aimeri
Ambiente per bocca di Nello Mortellaro non ha nascosto le difficolta
dell’azienda nelle operazioni di prelievo e conferimento dei rifiuti anche se
il servizio di svuotamento dei cassonetti – ha detto - progressivamente sta
riprendendo la normalità. Solo domenica scorsa sono stati conferiti in
discarica oltre 50 mila chili di rifiuti”. Relativamente ai cassonetti è stato
ribadito da Mortellaro che “essi non sono stati rafforzati o sostituiti in
previsione dell’imminente avvio del terzo step”. Un passaggio che vede il
sindaco Sodano particolarmente scettico, specialmente se avviato adesso in
piena estate. Stando cosi le cose l’eliminazione dei cassonetti potrebbe solo
aggravare ulteriormente la situazione, alla luce dei molteplici disservizi che
hanno trasformato Giarre in una gigantesca discarica all’aperto.
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