giovedì 19 aprile 2012


EMERGENZA CENERE VULCANICA: VERTICE A S.ALFIO CONVOCARE
 CON URGENZA UN TAVOLO IN PREFETTURA

“Per i danni provocati dalla caduta della cenere vulcanica occorre innanzitutto il riconoscimento dello stato di calamità e la convocazione di un tavolo urgente con il prefetto di Catania”. Non hanno dubbi i sindaci dell’area jonica che ieri mattina si sono riuniti al  Municipio di S.Alfio per fare il punto della situazione sulle misure comuni da attuare in ordine a  quella che è ormai diventata una emergenza cronica, costringendo i Comuni al reperimento di ingenti risorse per la pulizia del territorio.
Al vertice, organizzato dal sindaco di S.Alfio, Salvo Russo, hanno preso parte l’assessore provinciale Territorio e Ambiente, Mimmo Rotella, il consigliere provinciale, Francesco Cardillo, i sindaci di Giarre, Teresa Sodano, di Acireale, Nino Garozzo, di Zafferana, Alfio Vincenzo Russo, di S.Venerina Enrico Pappalardo, di Mascali, Filippo Monforte, di Gravina di Catania, Domenico Rapisarda e inoltre gli assessori Claudia D’Aita (Comune di Riposto) e Orazio Scuderi (Comune di Giarre). Alla riunione erano presenti anche numerosi presidenti di Consiglio e consiglieri comunali dei Comuni dell’area jonica, mentre per il Dipartimento della Protezione civile era rappresentato dall’ing.Nicola Alleruzzo, dirigente del Servizio Vulcanologia.
Il sindaco di Giarre, Teresa Sodano ha ribadito l’esigenza di un tavolo urgente in prefettura “per capire come attrezzarsi nella gestione di una emergenza costante per la quale occorre trovarsi preparati. Abbiamo impegnato in questi ultimi mesi ingenti somme di denaro in bilancio con grave pregiudizio nella gestione contabile dell’Ente e ciò non è più possibile. Soltanto la scorsa estate, il Comune di Giarre, per ripulire il territorio ha impegnato 300 mila euro, altri 25 mila euro, appena pochi giorni fa. Ritengo che la Provincia regionale di Catania, quale ente sovracomunale, sia quella maggiormente deputata per concertare tutti gli interventi e sostenere i Comuni colpiti dal fenomeno vulcanico nella pulizia del territorio. Peraltro – ha osservato il primo cittadino giarrese -  tale intervento è previsto da una precisa norma contenuta nella Finanziaria regionale del 2010”. L’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Giarre, Orazio Scuderi ha evidenziato la necessità di “attivare una sorta di consorzio tra i Comuni interessati dal fenomeno cenere acquistando mezzi e materiali che potranno, eventualmente, scambiarsi per la gestione operativa dell’emergenza”.  Durissimo l’intervento del sindaco di Acireale Nino Garozzo, secondo il quale, l’incontro con il prefetto di Catania è oltremodo urgente perché si possano pianificare tutti gli interventi che si rendono necessari, individuando le competenze. Il primo cittadino acese ha espresso, poi, platealmente il proprio rammarico allorquando, una recente nota del direttore regionale del Dipartimento della Protezione civile, Pietro Lo Monaco, rispondendo ai vertici della Protezione civile nazionale riguardo la costante pioggia di cenere vulcanica nei Comuni alle pendici dell’Etna, riteneva che non vi fossero i presupposti per il riconoscimento dello stato di calamità, indicando i Comuni quali Enti naturali preposti nella gestione dell’emergenza. “Una lettera – ha detto Garozzo - che ci ha ferito molto, il mio auspicio è che proprio la Protezione civile sia al fianco dei Comuni”. L’assessore provinciale Rotella, in riferimento al richiamo dei sindaci circa la necessità di affidare alla Provincia il ruolo centrale nella gestione degli interventi, quale Ente sovracomunale, ha ribadito che la norma contenuta nella Finanziaria del 2010 non è chiara riguardo le competenze; essa appare fuorviante nel suo contenuto e comunque non fa chiarezza sulle competenze e, non mette nelle condizioni l’ente provinciale di intervenire secondo precisi criteri. Secondo Rotella, è necessario che la Regione predisponga una nuova e più chiara normativa.  Dopo un lungo e acceso dibattito, nell’ottica di predisporre in tempi brevi alla redazione di un piano operativo di protezione civile per l’emergenza cenere vulcanica, si è poi giunti nella determinazione di incontrare il prefetto di Catania, la prossima settimana, coinvolgendo i sindaci dell’area jonica interessati dal fenomeno, la Protezione civile provinciale, la Provincia regionale di Catania, la Regione, l’Ars e l’Anas.

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