EMERGENZA
CENERE VULCANICA: VERTICE A S.ALFIO CONVOCARE
CON URGENZA UN TAVOLO IN PREFETTURA
“Per i danni provocati dalla caduta della cenere vulcanica
occorre innanzitutto il riconoscimento dello stato di calamità e la
convocazione di un tavolo urgente con il prefetto di Catania”. Non hanno dubbi
i sindaci dell’area jonica che ieri mattina si sono riuniti al Municipio di S.Alfio per fare il punto della
situazione sulle misure comuni da attuare in ordine a quella che è ormai diventata una emergenza
cronica, costringendo i Comuni al reperimento di ingenti risorse per la pulizia
del territorio.
Al vertice, organizzato dal sindaco di S.Alfio, Salvo Russo,
hanno preso parte l’assessore provinciale Territorio e Ambiente, Mimmo Rotella,
il consigliere provinciale, Francesco Cardillo, i sindaci di Giarre, Teresa Sodano,
di Acireale, Nino Garozzo, di Zafferana, Alfio Vincenzo Russo, di S.Venerina
Enrico Pappalardo, di Mascali, Filippo Monforte, di Gravina di Catania,
Domenico Rapisarda e inoltre gli assessori Claudia D’Aita (Comune di Riposto) e
Orazio Scuderi (Comune di Giarre). Alla riunione erano presenti anche numerosi
presidenti di Consiglio e consiglieri comunali dei Comuni dell’area jonica,
mentre per il Dipartimento della Protezione civile era rappresentato dall’ing.Nicola
Alleruzzo, dirigente del Servizio Vulcanologia.
Il sindaco di Giarre,
Teresa Sodano ha ribadito l’esigenza di un tavolo urgente in prefettura “per
capire come attrezzarsi nella gestione di una emergenza costante per la quale
occorre trovarsi preparati. Abbiamo impegnato in questi ultimi mesi ingenti somme
di denaro in bilancio con grave pregiudizio nella gestione contabile dell’Ente e
ciò non è più possibile. Soltanto la scorsa estate, il Comune di Giarre, per
ripulire il territorio ha impegnato 300 mila euro, altri 25 mila euro, appena
pochi giorni fa. Ritengo che la Provincia regionale di Catania, quale ente
sovracomunale, sia quella maggiormente deputata per concertare tutti gli
interventi e sostenere i Comuni colpiti dal fenomeno vulcanico nella pulizia
del territorio. Peraltro – ha osservato il primo cittadino giarrese - tale intervento è previsto da una precisa
norma contenuta nella Finanziaria regionale del 2010”. L’assessore ai
Lavori pubblici del Comune di Giarre, Orazio Scuderi ha evidenziato la
necessità di “attivare una sorta di consorzio tra i Comuni interessati dal
fenomeno cenere acquistando mezzi e materiali che potranno, eventualmente,
scambiarsi per la gestione operativa dell’emergenza”. Durissimo l’intervento del sindaco di
Acireale Nino Garozzo, secondo il quale, l’incontro con il prefetto di Catania
è oltremodo urgente perché si possano pianificare tutti gli interventi che si
rendono necessari, individuando le competenze. Il primo cittadino acese ha
espresso, poi, platealmente il proprio rammarico allorquando, una recente nota
del direttore regionale del Dipartimento della Protezione civile, Pietro Lo
Monaco, rispondendo ai vertici della Protezione civile nazionale riguardo la
costante pioggia di cenere vulcanica nei Comuni alle pendici dell’Etna,
riteneva che non vi fossero i presupposti per il riconoscimento dello stato di
calamità, indicando i Comuni quali Enti naturali preposti nella gestione
dell’emergenza. “Una lettera – ha detto Garozzo - che ci ha ferito molto, il
mio auspicio è che proprio la Protezione civile sia al fianco dei Comuni”.
L’assessore provinciale Rotella, in riferimento al richiamo dei sindaci circa
la necessità di affidare alla Provincia il ruolo centrale nella gestione degli
interventi, quale Ente sovracomunale, ha ribadito che la norma contenuta nella
Finanziaria del 2010 non è chiara riguardo le competenze; essa appare
fuorviante nel suo contenuto e comunque non fa chiarezza sulle competenze e, non
mette nelle condizioni l’ente provinciale di intervenire secondo precisi
criteri. Secondo Rotella, è necessario che la Regione predisponga una nuova e
più chiara normativa. Dopo un lungo e
acceso dibattito, nell’ottica di predisporre in tempi brevi alla redazione di
un piano operativo di protezione civile per l’emergenza cenere vulcanica, si è
poi giunti nella determinazione di incontrare il prefetto di Catania, la prossima
settimana, coinvolgendo i sindaci dell’area jonica interessati dal fenomeno, la
Protezione civile provinciale, la Provincia regionale di Catania, la Regione,
l’Ars e l’Anas.
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